giovedì 14 giugno 2007

T-Shirt Hell...quando la volgarità diventa stile...


Da un pò di anni è sulla cresta dell'onda nella vendita di t-shirt online, è il sito di t-shirt originali più famoso sulla rete....con uno stile diretto,cafone, ma anche...tremendamente stiloso.

Tshirthell vende migliaia di magliette in tutto il mondo al giorno basandosi sulla creatività dei suoi visitatori e pagandogli una commissione per ogni maglietta creata e inserita nel sito.

Il target non è solo riferito ai giovani...l'ironia delle maglie ha spesso come riferimento gli adulti, specie le donne mature, tornate di gran moda negli Stati Uniti seguendo il successo di Desperate Wifes. I toni sono spesso anche polemici specie rispetto alla politica americana.

Maglie sessiste,razziste,ciniche, cattive, ma con una comunicazione diretta e pratica, oltre che molto curata nel design, con grafica prevalentemente vettoriale che rende il loro costo molto più basso , oltre che più di moda della classsica grafica plotter.
Il sito tanto pratico nel vendere quanto diretto nei messaggi è di facile navigazione e in un paio di click hai già riempito il carrello..di tagliente comicità americana...

lunedì 11 giugno 2007

La storia si ripete - Il caso del logo della Fiat...


Nessuna azienda come la Fiat ha cambiato tanti marchi in un così piccolo lasso di tempo.
Il marchio è stato cambiato per ben 12 volte nei primi 20 anni di attività, e continua tuttora a rinnovarsi. Questi i marchi degli anni 60/70...


Questo il marchio degli anni 80 a e 90, un evoluzione che continua ancora oggi....


Ma c'era proprio bisogno di cambiare ancora logo?

Il logo blu partito con la nuova punto già ha annoiato i direttori del marketing, che in poco tempo ne hanno realizzato un altro fatto su misura per la nuova Bravo. Ma dietro la scelta dei loghi ci sono profonde strategie di mercato, non solo è una questione di stile, ma soprattutto di Branding. E' evidente che i due nuovi marchi hanno forti richiami al passato.
Ci ricordano i marchi di una volta (prima immagine) e vogliono dare della Fiat un'immagine "storica" una valida alternativa di tradizione ai nuovi colossi orientali che si stanno affacciando con successo al mercato europeo.
Tuttavia cambiare marchio troppo spesso dà all'acquirente un forte senso di dispersione, di insicurezza aziendale, di mancanza di una firma certa.
Questa teoria però va anche contro a un'altra teoria del branding.
Quella secondo cui dopo circa 20 anni il marchio smette di funzionare, sulla gente decade la sua importanza, ci si abitua alla sua presenza e si cerca qualcosa di nuovo di più innovativo e originale. E' il caso della Coca Cola, che anche se è sulla cresta dell'onda da più di 50 anni nell'ultimo periodo vede un massiccio calo di vendite a favore di una concorrenza più agguerrita e originale.

Insomma, la scelta della casa di Torino avrà anche le sue ragioni, ma variare dopo neanche 4 anni un marchio sà un pò di autogol...